Ascoltare il canto delle balene per evitare di speronarle
L’Atlantico al largo di Cork, costa sudoccidentale d’Irlanda, è molto propizio per avvistare le balene tanto da aver favorito una relativa attività turistica per curiosi del mare e non solo. Per evitare che le troppe navi disturbino i tanti cetacei che sguazzano nella zona è stata piazzata una gigantesca boa che ascolta l’oceano e collegata ad un sofisticano sistema rimanda le tracce dei suoi avvistamenti.
Questa boa, piazzata a nove chilometri al largo della costa della contea di Cork, ha un idrofono intelligente che ascolterà i mammiferi marini in tempo reale. I dati acustici verranno utilizzati per addestrare modelli di apprendimento automatico per identificare diversi richiami di specie e, in ultima analisi, potrebbero creare un sistema di rilevamento in tempo reale.
La tecnologia al servizio della tutela ambientale
Monitorare serve sempre. Ce lo spiega Emer Keaveney, esperta di biologia marina della ORCA Ireland: “Quello che speriamo di fare è integrare le nostre rilevazioni acustiche e le informazioni in tempo reale che arrivano nell’applicazione. E poi si possono avvisare i marinai che c’è la presenza di una balena nell’area. Quindi, quello che i natanti possono fare è ridurre la loro velocità non solo per limitare l’impatto dell’inquinamento acustico, ma anche per ridurre il rischio di collisioni”.
Crash in mare
Le collisioni accidentali risultano spesso letali per i cetacei ma con l’incremento del traffico marittimo possono essere più frequenti; ovviamente le zone più interessate sono quelle dove risultano maggiori le concentrazioni delle balene. questo può avvenire anche relativamente sotto-costa dove il “sonar” di cui sono provviste le balene rischia di andare in tilt. Quando i cetacei incontrano determinate pendenze lungo la costa, il loro sistema di comunicazione non funziona più e se sono da soli possono entrare in panico e spiaggiarsi o avere difficoltà ad evitare gli ostacoli.
La costa meridionale dell’Irlanda brulica di balene, tra cui balenottere e megattere in primavera/estate. In tempi normali a bordo di piccole imbarcazioni di operatori locali si può andare alla ricerca di cetacei nelle acque dell’oceano Atlantico. Esperienza decisamente entusiasmante ma sconsigliata a chi soffre il mal di mare! Intanto l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati potrebbero essere fondamentali per aiutare i mammiferi marini e il commercio a coesistere fianco a fianco.
Articolo e video: https://it.euronews.com/2021/03/21/ascoltare-il-canto-delle-balene-per-evitare-di-speronarle?jwsource=cl